Un ritorno all'innocenza
Ripeti continuamente che la maggior parte dell'umanità non vive, vegeta. Per favore, puoi spiegarci l'arte di vivere?
L'uomo nasce per conseguire la vita, ma dipende tutto da lui. Può non riuscirci. Certo, respira, mangia, cresce, fino ad arrivare alla tomba... ma questa non è vita: è una morte graduale, lenta, che scorre dalla culla alla tomba. Si tratta di una morte graduale, che dura settant'anni.
Ma poiché milioni di persone intorno a te muoiono con questo processo graduale e lento, tu cominci a imitarli. I bambini imparano ogni cosa dalle persone che vivono intorno a loro, e noi tutti siamo circondati da esseri morti.
Quindi, come prima cosa, è necessario capire cosa io intendo per 'vita'. Non dev'essere un semplice invecchiare. Significa crescere, maturare. Si tratta di due cose diverse. Qualsiasi animale può invecchiare. Viceversa, crescere è una prerogativa degli esseri umani. Ma solo alcuni rivendicano questo diritto.
Crescere, significa andare sempre più in profondità nel principio della vita; significa allontanarsi il più possibile dalla morte, non muoversi verso di lei.
Più penetri la vita in profondità, più ti rendi conto dell'immortalità che esiste dentro di te. Ti allontani dalla morte. E arriva il momento in cui puoi vedere che la morte non è altro che un cambio di abiti, un cambio di casa, un cambiamento di forma, ma nulla muore, niente può mai morire! La morte è la più grande illusione che esista.
Per capire cosa significa 'crescere', è sufficiente che tu osservi un albero: man mano che l'albero cresce verso l'alto, le sue radici scendono sempre più in profondità. Esiste un equilibrio: più l'albero si eleva, più le sue radici affondano. Non può esistere un albero alto venti metri, le cui radici siano piccolissime: non lo potrebbero sostenere.
Nella vita, crescere significa scendere in profondità, dentro di sé... è lì che si trovano le tue radici.
Tratto da: Osho, Vivere, amare, ridere Ed.NSC
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