Solo l'uomo ride
Mi piace immaginarti come un sole che, al mattino, sorge su di noi, i tuoi discepoli. Mentre noi, simili a uccelli, alberi e fiori, cantiamo e danziamo riconoscenti per tanto calore e tanta luce.
Rispetto alla realtà, in questa analogia, esiste una sola differenza: il sole vero non ha alcun senso dell'umorismo, e gli uccelli e gli alberi e i fiori non ridono. Oppure lo fanno?
Nell'intera esistenza, solo l'uomo sa sorridere e ridere. La risata è parte della consapevolezza più elevata, raggiunta dall'uomo.
Hai ragione: il sole sorge ma, in lui, la risata non esiste; gli uccelli cantano, ma non sanno sorridere. Per ciò che riguarda la consapevolezza, essi sono di gran lunga più in basso.
Nessun animale ride: non si vedono asini e bufali ridere, nessuno di loro si diverte, raccontando barzellette. Solo l'uomo si sa divertire, solo l'uomo è capace di ridere.
Anche i vostri santi non ridono. E anche nelle vostre chiese non si ride! Questo, quindi, non è affatto un'evoluzione della consapevolezza, ma un ricadere all'indietro, un cadere al di sotto della soglia della coscienza: i vostri santi assomigliano ai bufali e agli asini. Sono precipitati al di sotto del livello umano; hanno perso qualcosa di immensamente prezioso. Senza la risata, un uomo è simile a un albero senza fiori.
La serietà è una malattia; solo la mente malata è seria.
Chi è giovane, chi è pieno di vita, ride, danza, canta, sorride.
Ma l'uomo ha privilegiato la serietà della mente, perdendo quella qualità spumeggiante che colora la cresta delle onde, nell'oceano. Sebbene sia poca cosa, senza quella corona di spuma, le onde sembrerebbero nude, spoglie: quella spuma, allorché le onde si avvicinano alla riva, ricorda il candore delle alte vette himalaiane, la cui neve ritorna, candida e immortale. E chi le osserva, riflette all'onda un senso di bellezza che pare ravvivare ancor di più la danza dell'oceano, con onde ancor più alte e gagliarde.
Tratto da: Osho, Vivere, amare, ridere Ed.NSC
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