Immagina di correre
Quando corri, il tuo respiro va naturalmente molto in profondità e inizia a massaggiare l’hara – che è il centro da cui viene rilasciata l’energia meditativa.
E poi quando corri butti fuori l’anidride carbonica dai polmoni. Questa sostanza rende la gente ottusa, morta, bloccata; va bene per gli alberi, ma fa malissimo all’uomo. Quando corri i tuoi polmoni si riempiono di ossigeno e possono purificare il sangue e il resto del sistema.
Correre nel vento è una situazione perfetta. È una danza degli elementi. Mentre corri, non puoi pensare; se pensi, non corri bene. Quando corri con totalità, il pensiero s'arresta. Diventi così legato alla terra che la testa non funziona più. Il corpo è in una tale attività che non rimane alcuna energia per la testa per andare avanti: il pensiero si arresta. E in quei momenti di non-pensiero, la tua esistenza è pura, esisti semplicemente – senza preoccuparti di chi sei.
Prima di poterci innalzare al livello della realtà suprema, dobbiamo diventare quanto più è possibile autentici. Correndo, quest'autenticità accade. Prova qualche volta questa tecnica:
Sdraiati sul letto e immagina di stare correndo. Immagina la scena: gli alberi, il vento, il sole, la spiaggia, l’aria salmastra. Immagina tutte queste cose, visualizzale e rendile più vive che puoi. Richiama alla memoria una mattina che ti sei veramente goduto, quando correvi sulla spiaggia o nella foresta, e inizia a correre nella tua immaginazione.
Scoprirai che il respiro cambia. Continua a correre; puoi farlo per chilometri, per ore. Ti sorprenderà che persino facendolo sul letto, arriverai a momenti in cui la meditazione sarà presente. Perciò, se qualche giorno per qualche motivo non puoi correre – se sei malato o la situazione non lo permette, o la città in cui ti trovi non è tanto bella – puoi farlo in questo modo e arriverai agli stessi spazi.