Distaccati dal corpo
Il tuo corpo non è altro che l'esistenza che è arrivata fino a te, l'esistenza più vicina a te. Il tuo corpo è l'angolo di esistenza che ti è più vicino, e poi c'è tutto il resto dell'esistenza che continua a espandersi. Quando non c'è più l'attaccamento, non c'è più il corpo, o meglio l'esistenza intera è diventata il tuo corpo. Sei dappertutto.
Nel corpo devi essere da qualche parte; senza il corpo sei dappertutto. Nel corpo sei confinato a uno spazio specifico; senza il corpo non hai confini. Ecco perché quelli che sanno, dicono che il corpo è una prigione. Non che il corpo sia veramente una prigione, è l'attaccamento che è una prigione. Quando i tuoi occhi non si focalizzano sul corpo, sei dappertutto.
Quando il corpo viene dimenticato, quando viene messo da parte senza accorgersene, incosciamente, arriva la gioia. Attraverso il Tantra e lo Yoga lo puoi fare in modo metodico; allora non accade per caso e sei tu a dirigere il processo. Allora non è che accada semplicemente; tu possiedi la chiave e puoi aprire la porta tutte le volte che vuoi. Oppure, puoi anche aprire la porta e lasciarla aperta, senza doverla richiudere.
La gioia accade anche nella vita di tutti i giorni, ma non sai come accada. Accade sempre quando non sei nel corpo, ricordalo. Quindi, se vuoi provare di nuovo un momento di gioia, devi renderti prima conto se in quel momento sei il corpo oppure no. Ti accorgerai che non lo sei. Non che il corpo scompaia - il corpo rimane, ma tu non sei più attaccato, non sei più legato ad esso. Ne sei saltato fuori.
Può essere accaduto grazie alla musica, o a un bellissimo tramonto, o alla risata di un bambino o perché ti sei innamorato. Qualunque sia il motivo, ne sei saltato fuori, per un attimo. Il corpo è lì, ma è come messo da parte, e tu non sei più attaccato; hai preso il volo.
Grazie a questa tecnica scopri che uno che è dappertutto, non può essere infelice; è invece pieno di gioia. Quindi, più sei limitato e più sarai infelice. Espanditi, spingi i tuoi confini più in là, e quando puoi, metti da parte il corpo. Guarda le nuvole che fluttuano nel cielo e vai con quelle nuvole, lasciando il corpo sulla terra. C'è la luna, vai con essa. Quando ti dimentichi del corpo, non perdere quest'opportunità - parti per un viaggio. E così ti abituerai a cosa vuol dire essere fuori dal corpo.
Per essere nel corpo, è lì che deve essere la tua attenzione. E ricorda che, dov'è la tua attenzione, ci sei anche tu. Se l'attenzione è sulle nuvole, sarai con le nuvole. Se è sui fiori, sarai coi fiori. Se è sui soldi, sarai coi soldi. L'attenzione è l'essere; se la tua attenzione non è da nessuna parte, sarai dappertutto.
La meditazione non è altro che essere in uno stato di consapevolezza nel quale la tua attenzione non è diretta da nessuna parte, su nessun oggetto. Quando non c'è un oggetto, non c'è nemmeno il corpo. È l'attenzione che crea il corpo; l'attenzione è il corpo. Quando l'attenzione non è fissata su nulla, tu sei dappertutto e arriva la gioia. Anzi non è che arrivi, tu sei la gioia. Essa non può lasciarti, perché è il tuo stesso essere.
Osho:The Book of Secrets