Non basta essere gentili
Non riesco a comunicare con mia sorella. Sento che da qualche parte è gelosa di me, e non ne capisco il motivo.
Molti fattori possono essere implicati. Ci saranno di sicuro delle gelosie infantili. Tu le hai represse, e lei le ha represse, perché ci hanno insegnato a essere cortesi l'uno con l'altro, e questa è una delle cose più pericolose. Ci hanno insegnato a essere gentili con la sorella, con il fratello. Le emozioni vengono represse, e non sei più in grado di riconoscerle.
Ora che avete iniziato a meditare, quelle emozioni verranno a galla sia in te che in lei. Dovrai passare attraverso un periodo della tua infanzia che non avevi vissuto. Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi, è un fatto naturale: tutto ciò che è stato represso e inibito sarà espresso. Il risultato sarà una perdita di comunicazione.
In realtà, la comunicazione non era mai esistita prima. Essere cortesi non è comunicazione, perché se reprimi qualcosa la comunicazione rimane superficiale, rimane solo al livello di parole. Stai facendo dei gesti vuoti, senza significato. Puoi salutare qualcuno senza salutarlo veramente. Puoi sorridere a qualcuno senza sorridere per nulla. Puoi parlare ed essere piacevole, come ci si aspetta da te, senza esserlo veramente. Ciò che fai può essere, in profondità, solo un modo di scappare. La tua gentilezza, la tua bontà, possono essere soltanto un’armatura. La tua paura è che, se diventi vero, le emozioni che avevi represso verranno in superficie. E l’altra persona sta cercando anche lei di essere gentile. Ha paura proprio come te.
In apparenza sembra comunicazione, ma non lo è. Se fosse vera comunicazione, la meditazione la renderebbe ancora più profonda, la trasformerebbe in comunione, che è una cosa più profonda della comunicazione. La meditazione ti rende consapevole della sua assenza.
Ciò che non esiste, può essere portato via. Ciò che non esiste, può sempre essere portato via dalla meditazione proprio perché è falso, e la meditazione è un tentativo di essere veri, autentici. Ciò che è, viene sempre rafforzato dalla meditazione, ciò che non è, viene portato via. Questo è il significato delle parole di Gesù: “A quelli che hanno sarà dato di più, e a quelli che non hanno, sarà portato via anche quello”.
È positivo che tu ti stia rendendo conto di una realtà che hai evitato per tutta la vita. Fratelli e sorelle sembrano gentili l’uno con l’altro, ma in effetti sono nemici, perché sono i primi a farsi concorrenza.
Quando nella famiglia nasce il primo figlio, è l’unico e il solo. Poi ne arriva un altro: inizia la competizione - è naturale. Il secondo bambino vorrebbe più attenzione mentre il primo si sente offeso dalla presenza dell’altro - gli sembra che il suo monopolio sia stato spezzato. È naturale che la madre dia più attenzione al nuovo bambino - ne ha più bisogno. Nascono le gelosie.
Quando in una famiglia ci sono molti bambini, è inevitabile che uno di loro riceva più attenzione degli altri. Esisterà una gerarchia: la mente funziona così. La madre può amare di più uno dei figli, e amarne un altro un po’ di meno. Ci saranno i preferiti, perché anche la madre è un essere umano. Non ti puoi aspettare che ami in modo perfettamente identico, non è possibile. Può fingere, può fare di tutto per fingere, ma i bambini sono molto percettivi. Si accorgono subito che uno è amato di più, uno di meno, e che gli atteggiamenti della madre sono falsi.
Nasce allora un conflitto interno, una lotta, nasce l’ambizione. Ogni bambino è diverso: alcuni hanno molto talento e altri no. Uno ha talento musicale, un altro no. Uno ha un talento nella matematica e l’altro no. Uno è più bello dell’altro o possiede un certo fascino, una personalità che all’altro manca. I problemi diventano sempre più numerosi, e ci dicono di essere gentili, ‘carini’, mai veri.
Se ai bambini si insegnasse a essere veri, litigherebbero ma poi per loro sarebbe finita, perché i bambini sono capaci di lasciar perdere molto facilmente. Si arrabbierebbero, diventerebbero bollenti, vulcanici, ma l’istante successivo si prenderebbero per mano dimenticando tutto. I bambini sono molto semplici, ma non viene loro permesso di esserlo. Viene detto loro di essere ‘carini’, a qualunque costo. Non possono arrabbiarsi con l’altro, perché allora qualcuno dirà: “È tua sorella, è tuo fratello. Come puoi arrabbiarti?”.
Le rabbie, le gelosie, mille ferite e cicatrici continuano ad accumularsi. Un giorno, più avanti nel corso della tua vita, incontri la meditazione, e tutte queste cose vengono a galla. Ecco cosa ti sta succedendo. Questa volta, però, non reprimerle di nuovo. Affronta la situazione. Se sei arrabbiato, se lei è arrabbiata, siate arrabbiate. Litigate, fatela finita! Dille tutto ciò che avresti sempre voluto dire e non hai mai detto, e lei ti dirà tutte le cose che avrebbe sempre voluto dire e non ha detto, perché giocavate entrambe al gioco dell’essere ‘carine’. Lascia perdere tutte quelle sciocchezze e vedrai che, se siete in grado di affrontarvi in una rabbia autentica, o nella gelosia, se potete lottare, nella loro scia nasceranno subito amore profondo e compassione. E questa volta saranno reali. Allora sarà possibile comunicare.
È una grande opportunità. Sembra molto arduo ma, se ci riuscirai, ti accadrà qualcosa che ha un grande valore. Quando ti sentirai a tuo agio con tua sorella, sarà come se un macigno fosse stato rimosso dal tuo petto. Potrai essere più comunicativo anche con gli altri, perché ora tutto il tuo sistema di comunicazione è bloccato. Ti aiuterà in tutte le direzioni, con gli amici, con la persona che ami, con i genitori, con la società nel suo complesso. Ti sentirai diverso. Ora ti stai portando dietro un peso, ed è così anche per tua sorella. Sii coraggiosa e affrontalo. Parlane con lei.
Non essere disonesta, metti allo scoperto tutto ciò che c’è nell’inconscio e chiedi a lei di fare lo stesso. Questa è una cosa che puoi fare solo quando sei calda, non quando sei fredda. Quando ti scaldi, quando sei bollente, le cose cominciano a fluire. Quando sei fredda, si ghiacciano, non riescono a fluire. Quando sei bollente, diventi liquida. Quando sei fredda, diventi solida.
Dille ciò che sto dicendo a te, e vedi di avere un bel confronto con lei. Entrambe vi sentirete più leggere e ne ricaverete un beneficio. Questa volta fa’ che l’obiettivo sia la verità, non l’etichetta, le formalità. Apri il tuo cuore e lascia che lei apra il suo. E dopo, come accade dopo una tempesta, nascerà un grande silenzio e quel silenzio ti renderà comunicativo. Persino la comunione sarà possibile.
Accadrà, devi solo avere un po’ di coraggio.
Osho, A Rose is a Rose is a Rose #3
(Questo libro non è più disponibile a richiesta di Osho)