Citazioni di Osho sull'AIDS
AIDS: Una malattia esistenziale?
Osho,
vorresti per favore dire qualcosa riguardo l’AIDS?
“Non so nulla nemmeno riguardo il primo caso di AIDS e tu mi chiedi qualcosa riguardo l’ultimo caso di AIDS! Ma sembra che io debba dire qualcosa al riguardo. E in un mondo dove le persone che non sanno nulla riguardo loro stesse possono parlare riguardo Dio, persone che non sanno nulla riguardo la geografia della terra possono parlare del paradiso e dell’inferno, non è inconcepibile per me dire qualcosa riguardo l’AIDS, anche se non sono un medico. Ma nemmeno la malattia ora chiamata AIDS è soltanto una malattia. È qualcosa di più, qualcosa oltre i limiti della professione medica.”
“A mio parere, non è una malattia della stessa categoria delle altre malattie; per questo il suo pericolo. Forse ucciderà almeno due terzi dell’umanità. È, in sostanza, l’incapacità di resitere alle malattie. Una persona lentamente, lentamente trova se stesso esposto a qualunque tipo di infezione, e internamente non ha la resistenza per combattere quelle infezioni.”
“Per me significa che l’umanità sta perdendo il desiderio di vivere.”
“Quando una persona perde il desiderio di vivere la sua resistenza crolla immediatamente, perchè il corpo segue la mente. Il corpo è un servo della mente molto conservativo; serve la mente in modo religioso. Se la mente perde la voglia di vivere, questa situazione sarà riflessa nel corpo facendo cadere la resistenza contro la malattia, contro la morte. Per forza il medico non si preoccuperà mai della volontà di vivere – questo è il motivo per cui penso sia meglio che io dica qualcosa.”
“Diventerà un problema così grande a livello mondiale che qualunque intuizione di qualunque portata può essere di enorme aiuto. Solo in America, quest’anno, quattrocentomila persone sono affette da AIDS e ogni anno il numero raddoppierà. Il prossimo anno saranno ottocentomila persone, e poi un milione e seicentomila persone; andrà avanti in questo modo – raddoppiando. Solo quest’anno l’America avrà bisogno di cinquecento milioni di dollari per aiutare queste persone, e ancora non c’è molta speranza di sopravvivere.”
“Solo all’inizio si pensava fosse una malattia omosessuale. Da ogni parte del mondo i ricercatori hanno supportato l’idea che si trattasse di qualcosa di omosessuale – era stato trovato che accade di più negli uomini che nelle donne.”
“Ma proprio ieri un report dall’Africa ha cambiato l’intero punto di vista. L’Africa è molto coinvolta nella ricerca su questa malattia perchè l’Africa è la regione più toccata. Sembra che gli uomini di colore siano vulnerabili alla malattia il doppio di quelli bianchi. L’Africa sta soffrendo di una grande epidemia di AIDS; per questo motivo hanno fatto ricerche. È una questione di vita o di morte.”
“Il loro report è molto strano. Dice che l’AIDS non è per niente una malattia omosessuale, che è una malattia eterosessuale, e che si contrae se le persone cambiano partner – andando con molte donne, con molti uomini, cambiando continuamente partner. Questo continuo cambiare è la causa della malattia. L’mosessualità non ha niente a che vedere con la malattia, secondo la loro ricerca. Ora tutti i ricercatori in Europa e in America sono di un parere, e il resoconto dal Sud Africa di parere opposto.”
“Per me è molto significativo. Non ha niente a che vedere nè con l’omosessualità nè con l’eterosessualità. Ha sicuramente qualcosa a che vedere con il sesso. E come mai ha qualcosa a che vedere con il sesso? Perchè la voglia di vivere ha le sue radici nel sesso. Se il desiderio di vivere scompare, allora il sesso diventa l’area più vulnerabile della vita per invitare la morte.”
“Ricorda molto bene che non sono un medico, e qualunque cosa io sto dicendo è da un punto di vista completamente diverso. Ma è molto più probabile che quello che sto dicendo diventi vero rispetto a quello che questi così detti ricercatori stanno dicendo, perchè la loro ricerca è superficiale. Pensano solo in termini di casistica; raccolgono dati, fatti. Questa non è la mia via – non sono un collezionista di fatti.”
“Il mio non è un lavoro di ricerca ma di intuizione. Io provo a vedere dentro ogni problema il più a fondo possibile. Semplicemente ignoro il superficiale, che è l’area dei ricercatori.”
“Io provo a penetrare profondamente, e vedo chiaramente che il sesso è il fenomeno più collegato al desiderio di vivere. Se la voglia di vivere diminuisce, il sesso diventa vulnerabile; allora non è questione di eterosessualità od omosessualità.”
“In Europa e in America hanno cominciato a investigare perchè era giusto una coincidenza che il primo caso fosse occorso tra gli omosessuali; forse gli omosessuali hanno perso la voglia di vivere più degli eterosessuali. L’intera ricerca è stata confinata alla California, e la maggior parte delle vittime erano ebrei; ovviamente i ricercatori hanno trovato che c’è una connessione con l’omosessualità. Se i sintomi venivano trovati in qualunque eterosessuale, allora era naturalmente assunto che questo li aveva contratti da qualche persona omosessuale.”
“La California è una così stupida parte del mondo – e per quanto riguarda il sesso, la parte più pervertita del mondo. Puoi anche dire all’avanguardia, progressista, rivoluzionaria, ma queste meravigliose parole non nasconderanno la verità: la California è diventata troppo pervertita. Perchè succede, questa perversione? E perchè è successo in particolare in California? Perchè la California è una delle più acculturate, civilizzate, ricche società. Naturalmente, loro hanno tutto quello che tu potresti sperare di avere, tutto quello che tu potresti desiderare – e da qui il problema della voglia di vivere.”
“Quando hai fame tu pensi a trovarti un lavoro, del cibo; non hai tempo di pensare alla vita e alla morte. Non hai tempo di pensare al significato dell’esistenza. È impossibile: un uomo affamato non può pensare alla bellezza, all’arte, alla musica. Metti un uomo affamato, senza cibo, dentro un museo pieno di meravigliose opere d’arte – pensi che lì sarà in grado di vedere qualche bellezza? La sua fame non glielo permetterà. Questi sono lussi. Solo quando tutti i suoi bisogni primari sono soddisfatti l’uomo affronta i veri problemi della vita. Le nazioni povere non conoscono i problemi reali.”
“Quindi, quando io dico che l’uomo più ricco è l’uomo più povero, puoi capire che cosa intendo dicendolo. L’uomo più ricco conoscerà i problemi più irrisolvibili della vita, ed è bloccato; non c’è nessun posto dove andare. L’uomo povero ha così tanto da fare, così tanto da ottenere, così tanto da diventare. A chi interessa la filosofia, la teologia, l’arte? Sono troppo grandi per lui; lui è interessato in cose molto comuni, cose molto piccole. Ed è impossibile per lui portare la sua coscienza oltre se stesso e cominciare a pensare e a meditare sull’esistenza, sull’essere – proprio impossibile.”
“La California, sfortunatamente,è una delle parti più fortunate del mondo, sotto tutti gli aspetti: ha le persone più meravigliose, una terra meravigliosa, e ha raggiunto il massimo picco di lusso. Ed ecco che il problema si presenta. Hai fatto tutto; ora cos’altro c’è da fare? Questo è il punto dove inizia la perversione.”
“Hai conosciuto molte donne e sei arrivato al punto di capire che è sempre uguale. Una volta che spegni la luce, ogni donna è semplicemente la stessa. Quando la luce è spenta, se la donna va nell’altra stanza e ci entra tua moglie – e tu non lo sai – potresti adirittura fare l’amore con tua moglie, parlarle meravigliosamente, senza sapere che è tua moglie. Che cosa stai facendo? Se qualcuno viene a saperlo, che tu racconti questi meravigliosi racconti – imparati dai film di Hollywood – a tua moglie, certamente penseranno che sei diventato matto. Questi hanno significato per le mogli di altre persone, non per tua moglie. Ma al buio non c’è differenza.”
“Una volta che un uomo ha conosciuto molte donne, che una donna ha conosciuto molti uomini, una cosa è certa – che è uguale, una ripetizione. Le differenze sono superficiali, e per quanto riguarda il contatto sessuale, non c’è differenza. Un naso un pò più lungo, o dei capelli un pò più biondi, una faccia più bianca o un pò abbronzata – che differenza fa quando fai l’amore con una donna? Sì, prima di fare l’amore con la donna tutte queste cose fanno differenza. E continua a fare la differenza nelle nazioni dove la monogamia è una regola.”
“Per esempio, in una nazione come l’India, la malattia dell’AIDS non arriverà finchè l’India rimarrà monogama, è impossibile – per la semplice ragione che la gente va solo con la propria moglie, solo con il proprio marito, per tutta la vita. E loro sono sempre curiosi riguardo cosa piacerebbe alla moglie del vicino. Rimane sempre una grandissima curiosità, ma non c’è possibilità di perversione.”
“La perversione richiede la condizione di base che tu ti sei stancato di cambiare donne, vuoi qualcosa di più. Gli uomini iniziano a provare gli uomini – che sembra essere differente; le donne iniziano a provare le donne – che sembra un pò diverso. Ma per quanto? Presto anche quello diventa un gioco. Il problema si presenta nuovamente.”
“Questo è il momento in cui provi ogni cosa, e lentamente, lentamente una cosa diventa sicura: che tutto è inutile. La curiosità scompare. Allora, che senso ha vivere per il domani? Era una curiosità: domani può accadere qualcosa di nuovo. Ora sai che il nuovo non accade mai. Tutto è vecchio sotto il cielo. Il nuovo è solo una speranza, non accade mai. Provi tutti i tipi di mobili, di case, di architetture, di vestiti – e ala fine tutto fallisce. Quando tutto fallisce e non c’è speranza per il domani, allora la voglia di vivere non può esserci con lo stesso fervore, forza, persistenza. Inizia a trascinarsi. La vita sembra aver perso il succo. Tu vivi perchè cos’altro fare? Inizi a pensare di suicidarti.”
“Si sostiene che Sigmund Freud abbia detto: “non ho mai incontrato un solo uomo che non abbia pensato, almeno una volta nella sua vita, di suicidarsi”. Ma oggi Sigmund Freud è troppo vecchio, datato. Parlava di persone psicologicamente malate; quelle erano le persone con cui veniva in contatto.”
“La mi esperienza è che l’uomo povero non pensa mai al suicidio. Ho incontrato migliaia di persone povere; non pensano mai di suicidarsi. Vogliono vivere, perchè non hanno ancora vissuto; come possono pensare al suicidio?”
“La vita ha così tante cose da dare, e vedono che tutti hanno così tante cose da godersi e che loro non hanno ancora vissuto. C’è una grande urgenza, forza, di vivere. Molto deve essere fatto, molto deve essere ottenuto. C’è l’intero cielo dell’ambizione a disposizione, e non hanno ancora nemmeno cominciato a grattare il terreno. Nessun mendicante pensa mai di suicidarsi. Logicamente dovrebbe essere proprio l’opposto; ogni mendicante dovrebbe pensare di suicidarsi, ma nessun mendicante ci pensa mai – nemmeno un mendicante che non ha occhi, cieco, paralizzato, andicappato.”
“Nei paesi poveri nessuno pensa al suicidio, nei paesi poveri il problema del significato non è stato sollevata. È un problema occidentale. Qual’è il significato della vita? In Oriente nessuno se lo chiede. L’Occidente è arrivato a un punto di saturazione dove tutto quello per cui potresti vivere è già stato vissuto. Adesso cosa? Se hai abbastanza coraggio, ti sucidi – o uccidi ...”
“Una volta che questa malattia, l’AIDS, si diffonde – e si sta diffondendo, è già un’epidemia, anche in America. I politici sono tenuti tranquilli, i preti sono tenuti tranquilli, perchè il problema è troppo grande, e nessuno sembra avere alcun suggerimento su come risolverlo, quindi è meglio mantenere il silenzio. Ma quanto a lungo puoi mantenere il silenzio?”
“Il problema si sta diffondendo, e una volta che si diffonde e che diventa più ampio, sarai sorpreso: la professione che sarà più importante nel business dell’AIDS saranno i preti, le suore, i monaci. Saranno i più importanti, i più toccati, perchè loro hanno praticato sesso perverso più a lungo di qualunque altro. La California è appena l’ultima. Questi monaci e suore hanno vissuto in California per centinaia di anni.”
“A mio parere la malattia è spirituale.”
“L’uomo è arrivato a una via senza uscita. Tornare indietro non ha significato perchè tutto quello che ha vissuto, visto, gli dimostra che non c’era niente dentro; tutto si è mostrato senza significato. Tornare indietro non ha significato; per andare avanti non c’è strada: affrontarlo è l’abisso. In questa situazione, se si perde il desiderio, la volontà di vivere, non è un inconveniente.”
“È stato provato sperimentalmente che se un bambino non è cresciuto da persone amorevoli – la madre, il padre, l’altro figlio piccolo della famiglia – se il bambino non è cresciuto da persone amorevoli, puoi dargli qualunque nutrimento ma in un qualche modo il suo corpo inizia a perdere peso. Gli stai dando tutto il necessario – i bisogni medici sono soddisfatti, gli viene data molta attenzione – ma il bambino perde peso. È una malattia? Sì, per la mente medica tutto è una malattia; qualcosa deve essere sbagliato. Cercheranno i fatti, perchè sta succedendo. Ma non è una malattia.”
“La voglia di vivere del bambino non si è neppure rivelata. Necessita di calore amorevole, di facce gioiose, di bambini che ballano, del calore del corpo della madre – di un certo ambiente che gli faccia sentire che la vita ha un enorme tesoro da esplorare, che c’è così tanta gioia, danza, gioco; che la vita non è solamente un deserto, che ci sono immense possibilità. Dovrebbe essere in grado di vedere quelle possibilità negli occhi accanto a lui, nei corpi accanto a lui. Solo allora spunta la voglia di vivere – è quasi come una primavera. Altrimenti indietreggerà e morirà.”
“Sono stato per orfanotrofi … Uno dei miei amici, Rekhchand Parekh, in Chanda, Maharashtra, gestiva un orfanotrofio – c’erano circa cento, centodieci orfani. E gli orfani arrivavano, nati da due, tre giorni; la gente li lasciava lì di fronte all’orfanotrofio. Lui voleva che andassi a vedere l’orfanotrofio. Io dicevo: “in un qualche momento più tardi lo vedrò, perchè lo so che qualunque cosa troverò sarò inutilmente triste”. Ma lui insisteva, così una volta ci andai, e ciò che vidi ... Ci metteva ogni cura, riversava i suoi soldi su quei bambini, ma loro erano potevano morire in qualunque momento. C’erano dottori, c’erano infermiere, c’erano attrezzature mediche, c’era cibo, c’era tutto. Aveva donato il suo splendido bungalow – si era spostato in un bungalow più piccolo – c’erano uno splendidio giardino e tutto; ma la voglia di vivere non c’era.”
“Gli ho detto, “questi bambini continueranno a morire lentamente”.
“Mi disse, “Mi lo stai dicendo? Ho diretto questo orfanotrofio per dodici anni; in centinaia sono morti. Abbiamo provato qualunque modo possibile per tenerli in vita, ma sembra che nulla funzioni. Iniziano a perdere peso e un giorno semplicemente non ci sono più.” Se ci fosse stata una malattia il medico avrebbe potuto aiutare, ma non c’era malattia; semplicemente, il bambino non aveva desiderio di vivere. Quando glielo dissi gli divenne chiaro. Immediatamente, il giorno stesso, diede l’orfanotrofio al governo e disse: ”ho provato ad aiutare questi bambini per dodici anni; ora so che non è possibile. Non posso dargli quello di cui hanno bisogno, quindi è meglio che subentri il governo”. Mi disse, “sono arrivato a questa conclusione molte volte, ma non sono un uomo eloquente così non ero in grado di comprendere cosa fosse. Ma in un certo modo sentivo che qualcosa mancava e che li stava uccidendo.”
“L’AIDS è lo stesso fenomeno visto dall’altra parte. Il bambino orfano perde peso e muore perchè la sua voglia di vivere non è mai nata, sbocciata, mai diventata una corrente in movimento. L’AIDS è l’altra estremità: improvvisamente senti di essere un orfano esistenziale. Questo sentimento esistenziale di essere un orfano è la causa dello scomparire della tua voglia di vivere. E quando la voglia di vivere scompare, il sesso è la prima cosa a essere toccata perchè la tua vita comincia con il sesso; è un sottoprodotto del sesso.”
“Quindi, mentre stai vivendo, pulsando, sperando, e il domani rimane utopia – così che puoi dimenticare tutti i giorni passati che erano senza significato, puoi dimenticare oggi che è anche senza significato ... ma domani quando il sole sorge e tutto sarà diverso ... Tutte le religioni ti hanno dato quella speranza.”
“Quelle religioni hanno fallito. Anche se continui a tenere l’etichetta – cristiano, ebreo, indù – è solamente un’etichetta. Dentro, hai perso la speranza, la speranza è scomparsa. Le religioni non potevano aiutare: erano false. I politici non potevano aiutare. Non hanno mai avuto l’intenzione di aiutare; era solo una strategia per sfruttarti. Ma per quanto questa utopia – politica o religiosa – può aiutarti? Prima o poi, un giorno l’uomo sarà maturo; e questo è quello che sta succedendo. L’uomo sta maturando, consapevole che è stato creato dai preti, dai genitori, dai politici, dagli educatori. È semplicemente stato creato da tutti, e questi gli hanno dato false speranze. Il giorno in cui maturerà e lo realizzerà, il desiderio di vivere andrà a pezzi. E la prima cosa a risentirne sarà la tua sessualità. Per me questo è AIDS.”
"Quando la tua sessualità inizia a diminiure tu speri davvero che accada qualcosa ed entri in un silenzio eterno, in un’eterna sparizione. La tua resitenza non c’è. L’ AIDS non ha altri sintomi che la tua resistenza che va calando. Al massimo puoi vivere due anni se sei fortunato e non vieni accidentalmente infettato. Ogni infezione sarà incurabile, e ogni infezione ti indebolirà sempre di più. Un malato di AIDS può vivere al massimo due anni; e può andarsene qualche tempo prima. E nessuna terapia aiuterà, perchè nessuna terapia può tornarti la voglia di vivere.”
"Quallo che sto facendo qui è multidimensionale. Non sei completamente cosciente di quello che sto cercando di fare; forse potrai diventare consapevole solo quando me ne sarò andato. Non sto provando a darti una speranza per il futuro – perchè questo ha fallito - sto provando a darti una speranza qui e ora. Perchè preoccuparsi del domani? – perchè il domani non ha aiutato. Per centinaia di anni il domani in qualche modo ti ha continuato a trascinare, e ha fallito così tante volte che ora non puoi continuare ad attaccartici.Quelli che continuano ancora ad attaccarsi al domani dimostrano solamente di essere mentalmente ritardati.”
"Sto provando a rendere proprio questo momento una realizzazione, un appagamento così profondo che non c’è bisogno della voglia di vivere. La voglia di vivere è necessaria perchè non sei vivo. La voglia ti tiene insieme; tu stai scivolando, la voglia ti tiene a galla. Non sto provando a darti una nuova voglia di vivere, sto semplicemente provando a insegnarti a vivere senza nessuna voglia, a vivere nella gioia. È il domani che ti sta avvelenando. Dimetica ieri, dimentica il domani. Questo è il nostro giorno – lasciaci celebrarlo e viverlo. E proprio vivendolo sarai forte abbastanza che senza la voglia di vivere sarai capace di resistere a tutti i tipi di malattia, a tutti gli atteggiamenti suicidi.”
“Solo essendo totalmente vivo è una tale potenza che non solo tu puoi vivere, tu puoi accendere gli altri, incendiarli.”
“Questo è un fatto ben noto. Quando ci sono grandi epidemie, ti sei mai chiesto come mai i dottori e le infermiere e gli altri non vengono infettati? Loro sono esseri umani propiro come te, e lavorano eccessivamente, sono più vulnerabili all’infezione perchè sono continuamente stanchi. Quando c’è un’epidemia non puoi richiedere cinque o sei ore al giorno, e cinque giorni alla settimana. Un’epidemia è un’epidemia; non si preoccupa delle tue vacanze e dei tuoi straordinari. Devi lavorare – le persone lavorano sedici ore, diciotto ore, ogni giorno, per mesi. Eppure, i dottori, le infermiere, la gente della Croce Rossa, non vengono infettati.”
“Qual’ è il problema? Perchè gli altri vengono infettati? Queste sono lo stesso tipo di persone. Se solo avere una croce rossa sulla tua maglia … allora metti croci rosse sulla maglia di tutti; su ogni casa una croce rossa. Se le croci rosse potessero prevenire l’infezione sarebbe così facile – ma non è così.”
“No, queste persone sono così impegnate ad aiutare gli altri che non hanno nessun domani. Questo momento è così coinvolgente che non hanno nessun ieri. Non hanno tempo per pensare e nemmeno per essere preoccupati, “potrei essere contagiato”. Il loro coinvolgimento ... quando milioni di persone stanno morendo, puoi pensare a te stesso, alla tua vita, alla tua morte? Tutta la tua energia si muove per aiutare le persone, per fare qualunque cosa puoi fare. Hai dimenticato te stesso, e poichè hai dimenticato non puoi essere contagiato. La persona che potrebbe essere infettata è assente: è occupata a fare qualcosa, è proprio persa in qualcosa da fare.”
“Non importa se stai dipingendo o scolpendo, o se stai servendo un essere umano morente – non importa che cosa stai facendo, la questione è: sei impegnato totalmente nel qui e ora? Se sei impegnato nel qui e ora, sei completamente fuori dalla zone in cui l’infezione è possibile. Quando sei così tanto coinvolto, la tua vita diventa una tale forza torrenziale. E vedrai: anche un dottore pigro, durante un’epidemia, quando centinaia di persone stanno morendo, improvvisamente dimentica la sua pigrizia. E il vecchio dottore improvvisamente dimentica la sua età.”
"Solo la meditazione può liberare la tua energia qui e ora. E allora non c’è bisogno di nessuna speranza, di nessuna utopia, di nessun paradiso da nessuna parte. Ogni momento è un paradiso dentro te stesso. Ma per quanto riguarda le mie qualifiche, non sono qualificato per dire nulla riguardo l’AIDS. Non ho nemmeno mai partecipato a un corso di primo soccorso. Quindi per favore perdonami per essere entrato in qualcosa che non è il mio lavoro. Ma lo sto facendo e continuerò a farlo.”
Osho, From Misery to Enlightenment, Talk #28
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